Entanglement quantistico, fotone inviato a 50 km di distanza su fibra ottica. Un passo importante nel contesto del possibile utilizzo delle reti quantistiche in informatica è stato realizzato da un gruppo di ricercatori secondo quanto pubblicato in un comunicato apparso sul sito dell’Università di Innsbruck.
I ricercatori hanno intrappolato un atomo di calcio in una trappola ionica. Quindi, tramite raggi laser, hanno eccitato lo ione che ha emesso un fotone in cui sono memorizzate informazioni quantistiche dopo che gli stati quantici dell’atomo e la stessa particella di luce sono entrati nello stato di entanglement; sono cioè rimasti “collegati”.
I ricercatori sono quindi riusciti ad inviare questo fotone attraverso un linea di fibra ottica lunga 50 km. A seguito dell’invio, i ricercatori hanno misurato lo stato dell’atomo e della particella di luce arrivata a destinazione certificando che erano ancora nello stato di entanglement.
Gli stessi ricercatori credono che sia possibile, creando due nodi che inviano ciascuno un fotone entanglement su una distanza di 50 km, ottenere un invio di 100 km, una distanza che permetterebbe di costruire la prima vera rete quantistica intercittadina.
“Sarebbe necessaria solo una manciata di sistemi di trappole ioniche lungo il percorso per stabilire una rete quantistica tra Innsbruck e Vienna”, riferisce il comunicato stampa.
Approfondimenti:
- Entanglement sent over 50 km of optical fiber (IA)
- Light-matter entanglement over 50 km of optical fibre | npj Quantum Information (IA) (DOI: 10.1038/s41534-019-0186-3)
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