Il vaccino Novavax protegge anche contro la variante Delta

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Ecco il vaccino Novavax: come funziona, quanto è efficace e perché è diverso dagli altri. Mentre il Covid in Italia è in ritirata ma spaventa la variante indiana, Novavax ha annunciato che il suo candidato vaccino ha dimostrato una protezione altissima contro il Covid.

Mentre il Covid in Italia è in ritirata ma spaventa la variante indiana, rinominata Delta, per il suo altissimo livello di contagiosità, nuove ottime notizie arrivano sul fronte vaccini. Novavax ha annunciato che il suo candidato vaccino NVX-CoV2373 a base di proteine di nanoparticelle ricombinanti, ha dimostrato una protezione altissima contro il Covid.

Variante Delta: cosa sappiamo, quanto è contagiosa e focolai in Italia

La variante Delta intanto si propaga in diversi Paesi europei. Boris Johnson nel Regno Unito sta valutando di prolungare il lockdown. Da un mese la Gran Bretagna è ripiombata in una fase di crescita esponenziale dei contagi, con un tempo di raddoppio di 7 giorni, anche se il dato non si ripercuote ancora in modo imponente su ricoveri e morti.

A Londra le analisi genetiche fatte legano la riesplosione dei casi alla diffusione della variante Delta, fino a 6 volte più trasmissibile rispetto agli altri ceppi e scoperta nel 90% dei nuovi positivi. Ma la preoccupazione più grande è data dalla recente notizia che tra gli ultimi decessi provocati dalla variante Delta, in 12 casi si trattava di persone che avevano da completato da almeno 14 giorni il ciclo di vaccinazione contro il Covid-19, anche se si trattava di persone fragili.

Intanto in Italia sono già diversi i focolai del ceppo indiano, anche se molto piccoli e sotto controllo per il momento. La variante si conferma con una diffusione inferiore all’1%, ma sono stati registrati casi in Lombardia, Puglia, Lazio e Veneto.

Dicevamo dei vaccini. AstraZeneca, che da ora in avanti in Italia verrà somministrato solo agli over 60, secondo gli ultimi dati pubblicati dall’autorità sanitaria britannica Public Health England ha dimostrato alti livelli di protezione contro la variante Delta: 2 dosi di vaccino AZ sono efficaci al 92% contro il ricovero in ospedale a causa della variante Delta e non hanno mostrato decessi tra i vaccinati. L’efficacia del vaccino AstraZeneca contro la malattia sintomatica è stata del 74% contro la variante Alpha e del 64% contro la variante Delta.

I dati mostrano che il vaccino continuerà ad avere un impatto significativo in tutto il mondo, dato che continua a rappresentare la grande maggioranza delle forniture all’India e all’iniziativa COVAX.

Il nuovo vaccino anti-Covid di Novavax: perché è diverso

Intanto, una novità arriva da Novavax. L’azienda biotecnologica statunitense, che si è occupata a lungo, prima del Coronavirus, di influenza stagionale, Ebola, MERS e SARS, ha annunciato che il suo vaccino anti-Covid è molto efficace.

I candidati vaccini sviluppati da Novavax sono geneticamente modificati utilizzando nanostrutture tridimensionali di proteine ​​ricombinanti fondamentali per la patogenesi della malattia. E funzionano grazie a uno speciale adiuvante, chiamato Matrix-M™, che ha dimostrato di migliorare le risposte immunitarie ed è stato ben tollerato in numerosi studi clinici.

NVX-CoV2373 è un candidato vaccino di Novavax anti-Covid diverso dagli altri già approvati, perché si avvale di una tecnologia diversa a base di proteine che innescano una risposta immunitaria, senza virus. È a base di proteine, ingegnerizzato dalla sequenza genetica del primo ceppo di SARS-CoV-2, il virus che causa la malattia Covid. E’ stato creato utilizzando la tecnologia delle nanoparticelle ricombinanti di Novavax per generare l’antigene derivato dalla proteina spike (S) del Coronavirus ed è formulato proprio con l’adiuvante Matrix-M™.

NVX-CoV2373, che può essere conservato tra i 2°e gli 8 °C, contiene un antigene proteico purificato e non può né replicarsi né causare il Covid. Negli studi preclinici, NVX-CoV2373 ha indotto anticorpi che bloccavano il legame della proteina spike ai recettori cellulari e fornivano protezione da infezioni e malattie.

Vaccino Novavax, efficacia anche contro le varianti

Novavax ha annunciato che il suo vaccino ha un’efficacia del 100% contro la malattia Covid moderata e grave e un’efficacia complessiva del 90,4%. Un’efficacia del 93% è stata anche provata contro le varianti prevalentemente circolanti, del 91% nelle popolazioni ad alto rischio e del 100% contro le varianti non considerate varianti di interesse.

Le varianti di interesse sono quelle per le quali si evidenzia un aumento della trasmissibilità, malattia più grave, riduzione significativa della neutralizzazione da parte degli anticorpi generati durante precedenti infezioni o vaccinazioni, ridotta efficacia di trattamenti o vaccini o rilevamento diagnostico fallimentari.

Tutti i ricoveri o i decessi per Covid-19 avvenuti durante lo studio si sono verificati nel gruppo placebo, cioè quello che non aveva assunto il vaccino.

Lo studio chiamato PREVENT-19, iniziato a dicembre 2020, ha arruolato 29.960 partecipanti in 119 luoghi negli Stati Uniti e in Messico per valutare l’efficacia, la sicurezza e l’immunogenicità, con particolare attenzione al reclutamento di una popolazione rappresentativa di comunità e gruppi demografici maggiormente colpiti dalla malattia.

Vaccino Novavax, sicurezza ed effetti collaterali

“Lo studio PREVENT-19 conferma che NVX-CoV2373 offre un profilo di tollerabilità e sicurezza rassicurante”, ha affermato Gregory M. Glenn, M.D., presidente del settore Ricerca e Sviluppo Novavax. “Questi dati mostrano livelli elevati e coerenti di efficacia e riaffermano la capacità del vaccino di prevenire il Covid-19 nel contesto dell’evoluzione genetica in corso del virus. Il nostro vaccino sarà una parte fondamentale della soluzione alla pandemia”.

Il vaccino Novavax è in fase di valutazione in due studi di Fase 3 e sta dando ottimi risultati: il primo studio nel Regno Unito ha dimostrato un’efficacia del 96,4% contro il ceppo virale originale del Covid e dell’86,3% contro la variante inglese, rinominata Alpha, e dell’89,7% in generale. È anche in fase di sperimentazione in due studi di Fase 2 in corso iniziati nell’agosto 2020: uno in Sudafrica che ha dimostrato un’efficacia complessiva del 55% e un’efficacia del 48,6% contro la variante sudafricana, rinominata Beta.

I dati preliminari sulla sicurezza hanno mostrato che il vaccino è generalmente ben tollerato. Gli eventi avversi e gravi sono stati di basso numero ed equilibrati tra i gruppi vaccino e placebo. Dolore al sito di iniezione, generalmente di gravità da lieve a moderata, è stato il sintomo locale più comune, di durata inferiore a 3 giorni. Affaticamento, cefalea e dolori muscolari sono stati i sintomi sistemici più comuni, di durata inferiore a 2 giorni.

Novavax intende richiedere le autorizzazioni regolatorie nel terzo trimestre 2021. Dopo le approvazioni normative, la società ha dichiarato di essere in grado di fornire 100 milioni di dosi al mese entro la fine del terzo trimestre e 150 milioni di dosi al mese entro la fine del quarto trimestre del 2021.

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