Tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo chiesti se e quali forme di vita possano esistere oltre a noi all’interno dell’infinito universo che ci ospita. Molti studiosi e scienziati sono certi che non siamo soli: ecco perchè ha preso vita il progetto METI ( “Messaging extraterrestrial intelligence” ), volto al contatto volontario con altre forme di vita intelligenti.
Il team di ricerca diretto da Douglas Vakoch si è posto come obbiettivo quello di inviare, nel 2018, un messaggio all’esopianeta che orbita attorno alla stella Proxima Centauri, distante dalla Terra solo 4,23 anni luce. Il motivo di questa scelta sta nel semplice fatto che recenti studi hanno dimostrato la possibilità che esistano forme di vita intelligenti su di esso. Gli scienziati spediranno un messaggio che terrà conto di vari elementi significativi come la codifica, la lunghezza e il contenuto di questo, utilizzando due lunghezze d’onda: 1, 42 e 4,46 gigahertz. Il costo annuo? Circa un milione di dollari. Ecco perchè è stata aperta una campagna volta ad un finanziamento collettivo.
La squadra di ricercatori non si abbatte, nè di fronte all’elevato costo della missione e nè di fronte alle svariate critiche mosse da altri colleghi, tra cui anche S. Hawking, il quale si dice preoccupato di fronte a tutto ciò, convinto del danno che si potrebbe arrecare all’intera umanità: in un articolo rilasciato dalla rivista Nature Physics, “In defence of Meti”, lo stesso fondatore di METI afferma che è impossibile essere vittime di un’invasione aliena, in quanto le forme più elevate di noi, a parere suo, avrebbero già potuto notare la nostra presenza a causa delle radiazioni elettromagnetiche che utilizziamo. Inoltre, a difesa di tale missione, nello stesso articolo si può leggere la motivazione principale per cui è stata creata: lo scopo degli scienziati è quello di testare le ipotesi, esattamente quello che lui e il suo staff intendono fare, convinti che il risultato sarà utile anche alle generazioni del futuro.
Forte quindi, la tenacia con cui si intende difendere e portare a termine tale progetto, il cui motto “Ricercare nell’universo per scoprire noi stessi”, appare forte e chiaro non appena si apre la home page ufficilae di METI. Ai fiduciosi o a chi si dice più circospetto, a questo punto, non resta comunque che aspettare.
Pagina ufficiale: http://meti.org/mission
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