Duro come il diamante, plastico come la gomma. È una forma molecolare del carbonio che si ottiene a 1.000 °C e 250.000 atmosfere: ha inattese proprietà uniche e straordinarie. Le astronavi del futuro potrebbe essere prodotte in carbonio vetroso compresso.
Il carbonio, portato a circa 1.000 °C, cambia struttura: si trasforma in un materiale ultra-forte, ultra-leggero, elastico come la gomma ed elettricamente conduttivo.
Questa nuova struttura del carbonio offre non solo straordinarie proprietà, del tutto inattese, ma apre la strada a un nuovo campo di ricerca che potrebbe portare alla scoperta di classi di materiali mai osservati finora.
SIAMO ALL’INIZIO. Il carbonio è già noto per essere un elemento dai “mille volti”: quando gli atomi si aggregano a determinate temperature e pressioni danno origine alla grafite; a temperature e pressioni superiori diventano diamante, il materiale naturale più duro; in alcune condizioni, quando viene “esfoliato” diventa grafene, un materiale monodimensionale – uno strato dello spessore di un atomo – le cui applicazioni sono alla base di una rivoluzione industriale.
Se lo si sottopone a temperature di 1.000 °C e a 250.000 volte la pressione atmosferica si ottiene un materiale che potrebbe essere utilizzato per le astronavi del futuro, tanto è resistente e leggero.
Zhisheng Zhao, della Yanshan University (Cina), coautore dello studio pubblicato in questi giorni su Science Advances, non nasconde l’entusiasmo: «È da tempo che cerchiamo un materiale così leggero e ad alta resistenza ed elasticità, che certamente permetterà straordinarie applicazioni spaziali e chissà quali altre!»
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