I satelliti misurano l’aumento nella crescita del livello dei mari. Il livello dei mari cresce, con un’accelerazione dell’innalzamento, ma non dappertutto nello stesso modo – e questo gli scienziati ancora non lo sanno spiegare. Un gruppo internazionale di scienziati riuniti in questi giorni al Radar Altimetry Symposium, un incontro a livello mondiale per condividere le ricerche sulle variazioni del livello dei mari, afferma che l’innalzamento è costante e che negli ultimi cinque anni il fenomeno ha accelerato.
Le misure. C’è un solo strumento per misurare con precisione la quota dei mari e la loro variazione nel tempo: l’altimetro radar dei satelliti lanciati anche per questo. I satelliti registrano la topografia della superficie marina inviando onde radio che, riflesse dall’acqua, tornano al satellite in tempi differenti a seconda della distanza tra la superficie e il satellite stesso. Per raccogliere le serie di registrazioni si usano missioni satellitari a lungo termine, come i Jason (Cnes-Nasa) e i Sentinel (Esa). La precisione dei rilevamenti è millimetrica.
Le registrazioni permettono di affermare che in 25 anni, tra il 1993 e il 2018, la superficie degli oceani si è innalzata, mediamente, di 3,2 millimetri l’anno, con una crescita record di 4,8 millimetri l’anno negli ultimi cinque anni. Siamo dunque di fronte a un forte incremento in atto del fenomeno.
«I dati mostrano insomma che il livello del mare è aumentato di oltre 3 millimetri l’anno dal 1993 a oggi, ma si tratta di una media: l’innalzamento sta accelerando, a causa del riscaldamento globale», afferma Anny Cazenave (dip. di geofisica, università di Tolosa).
Jérôme Benveniste (Esa) sottolinea che «con milioni di persone che vivono nelle comunità costiere di tutto il mondo, l’innalzamento del livello del mare è una delle maggiori preoccupazioni. Le informazioni che otteniamo dagli altimetri satellitari sono essenziali per capire quanto velocemente proceda il fenomeno, in modo che i responsabili politici siano in grado di avviare le appropriate misure per attenuare il problema».
Medie generali e locali. Lo studio si prefigge non solo di ottenere tendenze medie, ma di interpretare le differenze regionali, perché in alcuni luoghi l’altezza del mare sta aumentando – mentre in altri sta calando. Il perché di queste differenze non è del tutto chiaro.
Quando l’acqua di mare accumula calore e si scalda, si espande, e sebbene l’espansione termica sia la causa principale dell’aumento del livello del mare, le differenze tra luogo e luogo sono notevoli. In parte questo può essere dovuto a eventi come El Niño, oppure allo scioglimento di ghiacciai continentali e calotte polari (si stima che questi due fattori incidano attualmente per il 45% sull’aumento del livello del mare) e un’altra causa ancora può essere lo scarico delle falde acquifere che arrivano dalla terraferma. Ma quanto tutto ciò contribuisca al fenomeno e alle differenze geografiche riscontrate, è ancora molto incerto.
Lascia un commento