I like, l’oppio dei popoli hi-tech sui social network

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Social network: tutti a caccia di like. I social network e il meccanismo che ci spinge a condividere foto e post: più riceviamo consensi (like), più postiamo e diventiamo social-dipendenti.

Molti di noi non passano giornata senza condividere almeno un contenuto online, a dir poco: la foto di una colazione, un commento tra amici, una frase romantica… condividiamo la nostra vita online, spesso più di quanto sia consigliabile e con conseguenze poco piacevoli.

Che cosa porta molti alla ricerca spasmodica di un like? È il meccanismo del reward learning, in italiano apprendimento per ricompensa, lo stesso che fa sì che i topi in laboratorio imparino a eseguire le azioni che li premiano con un pezzettino di formaggio.

Social network: tutti a caccia di likeProprio come cavie, anche noi impostiamo il nostro comportamento online in base alla reazione dei nostri seguaci (e alla ricompensa, conteggiata in like, che riceviamo): più i nostri post vengono apprezzati, più condividiamo; meno consensi riceviamo, meno foto carichiamo.

L'immagine mostra la media giornaliera di utilizzo dei social network nel 2020 (dati aggiornati a luglio) per utenti dai 16 ai 64 anni. A questo link è disponibile il resoconto completo dell'analisi di Datareportal. © Statista
L’immagine mostra la media giornaliera di utilizzo dei social network nel 2020 (dati aggiornati a luglio) per utenti dai 16 ai 64 anni. A questo link è disponibile il resoconto completo dell’analisi di Datareportal. © Statista

RICOMPENSATI. Per arrivare a questi risultati, descritti in dettaglio in uno studio pubblicato su Nature Communications, gli autori hanno analizzato oltre un milione di post pubblicati su Instagram e altri social da più di quattromila utenti. Ne è emerso un comportamento ricorrente, che gli esperti hanno associato al meccanismo psicologico conosciuto come reward learning: per confermare quanto rilevato dall’analisi dei post, i ricercatori hanno sottoposto alcuni volontari a un esperimento online, in cui ai partecipanti è stato chiesto di condividere a piacimento foto divertenti e meme per ricevere commenti e mi piace da altri utenti. Il loro comportamento è stato in linea con i risultati dello studio: «I social media seguono i principi base, comuni a molte specie animali, dell’apprendimento per ricompensa», afferma David Amodio, uno degli autori.

IPERCONNESSI. I risultati della ricerca potrebbero aiutarci a comprendere il perché siamo sempre più social-dipendenti (oltre che fonino-dipendenti) e in che modo contrastare questo eccessivo coinvolgimento e i problemi che ne derivano. Nel 2020, oltre quattro miliardi di persone hanno utilizzato giornalmente i social network anche per diverse ore, una tendenza in crescita rispetto all’anno precedente anche a causa di lockdown e restrizioni anti-covid che hanno impedito la normale socialità in presenza.

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