E’ il Viaggio che Conta

Vinci tutto supernealotto e giochi Sisal

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Un Viaggio Lungo un Secolo”

Un viaggio lungo un secolo inizia con un piccolo passo. quello che serve per entrare nel Centro Storico Fiat. È un viaggio unico e affascinante che, attraverso la storia della più importante fabbrica italiana di auto e non solo, racconta la vita di tutta una nazione. Nel grande spazio di un edificio liberty nell’area dei primi stabilimenti Fiat a Torino, nel 1963 viene inaugurata una esposizione permanente che racconta la nascita e lo sviluppo tecnologico, sociale, economico della Fabbrica Italiana Automobili Torino. Una sede che nel 2011 è stata ampliata e arricchita per i 150 anni dell’Unità d’Italia.

La Civiltà è un Viaggio Senza Meta”

Attraverso una collezione di automobili, cimeli, modellini, manifesti pubblicitari curati da grandi artisti e molto altro, è possibile intraprendere un viaggio che copre l’intera storia dell’azienda. Il Centro Storico Fiat presenta la ricostruzione di alcuni stabilimenti simbolo e racconta i cambiamenti nel modo di lavorare. Così è possibile ritrovare la prima officina di corso Dante, dove la produzione è ricalcata sulle specializzazioni di mestiere e non esiste ancora un ciclo continuo del prodotto; oppure lo stabilimento del Lingotto, inaugurato nel 1923, che destò l’ammirazione di Le Corbusier per la modernità e l’eleganza del suo sviluppo verticale. Il viaggio prosegue fino a incontrare la ricostruzione di una catena di montaggio di Mirafiori come era negli anni Cinquanta, e l’ufficio del progettista Dante Giacosa, il “papà” delle utilitarie: la Topolino, la 600 e la 500, che hanno motorizzato l’Italia.

Per Viaggiare in Cielo, in Terra ed per Mare”

È una grande emozione scoprire al museo quanto la straordinaria tecnologia Fiat sia volata in alto, letteralmente, basta ammirare la produzione aeronautica. Il primo motore di aviazione Fiat è del 1908, e a partire dalla guerra del ’15-’18 vengono prodotte decine di modelli completi di aereo da trasporto e militare. Poi, negli anni ’50, nasce il caccia G91 disegnato da Giuseppe Gabrielli e adottato dalla NATO. Importante apporto Fiat alla prima guerra mondiale anche per le truppe italiane di terra con l’autocarro 18BL. La diversificazione produttiva continua con il primo trattore, il 702 del 1919, la Littorina protagonista del trasporto ferroviario a partire dagli anni Trenta, e poi motori per navi, biciclette, ecc. Un viaggio produttivo che farà approdare Fiat anche nelle case, con la realizzazione di frigoriferi e lavatrici, che saranno protagonisti della espansione dei consumi del dopoguerra.

Un Viaggio Senza Valigia per Arricchire il Proprio Bagaglio Culturale”

Grandi spazi sono dedicati alla conservazione e valorizzazione di un enorme patrimonio documentale. 9.400 metri lineari di scaffalature riuniscono in un unico luogo più di 6.000 metri lineari di documenti cartacei: 350.000 disegni tecnici, 5.000 tra volumi e riviste di automobilismo e storia industriale, e più di 6 milioni di immagini (stampe, diacolor, lastre e negativi), oltre 200 ore di filmati storici, documenti, fotografie, tutti digitalizzati. Al piano terra, per la consultazione dei documenti, è a disposizione di appassionati e ricercatori una sala arredata con parte dei mobili degli uffici della storica palazzina Fiat di corso Dante, e con capolavori particolarmente pregiati della pittura italiana.

Un Viaggio che Ancora Oggi sa di Futuro”

Provoca grande curiosità nei visitatori vedere la prima vettura Fiat, la 31/2 Hp, ma è certamente una grande emozione trovarsi di fronte a modelli di auto nate nella prima metà del ‘900 e che ancora oggi hanno il fascino della modernità. Basta guardare il prototipo della 8V con la sua straordinaria carrozzeria in vetroresina con scocca, portiere e sedili ricavati in un solo pezzo, è un esemplare unico che appartiene al Centro Storico. Il modello di serie della 8V –viene prodotto in 114 esemplari tra il ’52 e il ’54, ha il motore a 8 cilindri e ruote a quattro sospensioni indipendenti, è un’auto avveniristica, artigianale e industriale che sembra “disegnata dal vento” e che si è distinta in numerose competizioni. Fascino incredibile ha anche la 525SS, giudicata da Automotive Quarterly “uno dei cinque modelli di auto più belli di ogni tempo” o l’impressionante “Mefistofele”, equipaggiata con un motore d’aviazione, che nel 1924 batté il record mondiale assoluto di velocità raggiungendo i 234 chilometri orari.

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