Il materiale raro, essendo superconduttore a temperatura ambiente, potrebbe avere disparate applicazioni pratiche, a cominciare dal volo spaziale. Gli scienziati del prestigioso ateneo: ”Un risultato straordinario”. Ma parte della comunità scientifica è scettica.
“E’ IL Santo Graal della fisica delle alte pressioni”. Così i fisici di Harvard per sottolineare l’eccezionalità dell’esperimento da loro portato a termine: l’idrogeno metallico. A realizzare il materiale più raro del pianeta, quasi un secolo dopo essere stato teorizzato, è stato un team di scienziati Isaac F. Silvera, professore di Scienze Naturali, affiancato dal ricercatore Ranga Dias. Lo studio è stato pubblicato su Science.
”E’ il primo esempio mai esistito sulla terra di idrogeno metallico,” afferma Silvera – e quando lo si osserva, si osserva qualcosa che non è mai esistito prima”. La straordinaria scoperta, secondo gli scienziati del prestigioso ateneo, potrà portare innovazioni fino ad ora impensabili rivoluzionando il campo dell’energia elettrica, della diagnostica per immagini e delle attività spaziali.
Per realizzarlo, dopo almeno quarant’anni di esperimenti, gli studiosi hanno applicato una pressione estrema (495 gigaPascal) su un piccolo campione di idrogeno, così da ottenere la disgregazione delle molecole e la conseguente trasformazione in idrogeno atomico, che è appunto un metallo.
“Si potrebbe trasportare elettricità in tutto il Paese senza dispersione, realizzare magneti da usare negli apparecchi per la Risonanza Magnetica Nucleare a temperatura ambiente” aggiunge Silvera per sottolineare i molteplici impieghi che il materiale potrebbe avere, compresa la realizzazione di superconduttori a temperatura ambiente. Ma non solo. “La Nasa – riferisce lo scienziato – ha sostenuto il nostro studio perché se questo metallo è stabile, si potrebbe riconvertire idrogeno così da generare tanta energia da rivoluzionare i viaggi spaziali”.
”E’ un risultato straordinario, – conclude Silvera – e, anche se al momento esiste solo all’interno di una cella a incudine di diamante ad alta pressione, è una scoperta fondamentale e molto innovativa”.
Lascia un commento