Bio-On la bioplastica che si trasforma in CO2

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Bio-On la plastica che si trasforma in CO2
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G7 Ambiente, da Bio-On la plastica che pulisce il mare. Fatta di microrganismi in grado di degradare gli idrocarburi, attaccandone la struttura molecolare. Ripulire l’acqua dal petrolio in due o tre settimane. Questa la nuova tecnologia sviluppata da Bio-on, presentata questa mattina all’auditorium Enzo Biagio, in Sala Borsa, in occasione della prima giornata di #All4thegreen (la serie di iniziative collaterali al G7 Ambiente) e della giornata mondiale dell’Ambiente.

Bio-on brevetta in tutto il mondo ‘Minerv Biorecovery’, una soluzione tecnologica basata sulla rivoluzionaria bioplastica biodegradabile al 100%, che apre scenari senza precedenti per la bonifiche ambientali e nel biorisanamento di inquinamento da idrocarburi. Marco Astorri, presidente e CEO di Bio-on, spiega: ‘La salute dei nostri oceani è a rischio per le milioni di tonnellate di inquinanti, sopratutto plastica e microplastica. Siamo partiti da questo problema e abbiamo creato ‘Bio recovery’- continua il presidente – : una soluzione che permette di eliminare l’inquinamento dal mare attraverso la natura’.

All’Istituto per l’ambiente marino costiero del CNR di Messina la sperimentazione di ‘Minerv Biorecovery’ è già attiva da mesi. Simone Cappello, responsabile del progetto ‘Bioremediation’, spiega in che modo la ‘natura cura se stessa’: ‘I microrganismi, sono batteri che hanno la capacità di degradare idrocarburi, attaccando la loro struttura molecolare. Sono presenti in tutte le acque del mondo, ma in quantità non sufficienti per permettere una sostanziale riduzione degli idrocarburi sversati. Grazie alla nostra bioplastica Phas è possibile invece favorire e accelerare il processo di trasformazione a Co2, il prodotto finale della biodegradazione, che non lascia tracce nell’ambiente e per la fauna marina’. L’utilizzo di ‘Minerv Biorecovery’ non è praticabile solo in mare aperto, ma anche in porti marittimi e nelle sentine di bordo delle navi.

Presente in Sala Borsa anche il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, che, in conclusione, si è detto entusiasta del progetto: ‘Cosa ne penso della posizione di Trump sulla questione ambientale? È antistorica e non troverà corrispondenza negli Stati Uniti, perché oggi fare economia ambientale conviene dal punto di vista economico. Sono orgoglioso di essere qui per questo progetto; il governo italiano continuerà ad investire sull’economia verde, perché l’innovazione e la tecnologia sono la risposta agli attuali problemi ambientali”. E il ministro aggiunge: “Il nostro G7 non deve finire, ma deve iniziare questa settimana”.

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