Accordo tra la Virgin Galactic e la torinese Altec per individuare sulla Penisola gli aeroporti da cui far decollare le navette. Entro tre anni un “gate” italiano per i turisti spaziali: ci si imbarcherà in Veneto, Puglia o Sardegna per un’andata a ritorno fuori dall’atmosfera terrestre. Ormai è molto più che un progetto, grazie alla collaborazione tra la Altec (partecipata Asi e Thales, che ha sede a Torino) e la Virgin Galactic, la compagnia aerospaziale privata del magnate Richard Branson. Il protocollo di intesa firmato dalle due aziende prevede di creare nel nostro Paese uno spazioporto dal quale potrà decollare la SpaceShipTwo con a bordo sei turisti e due membri dell’equipaggio.
Turismo spaziale, ”Nel 2020 i primi voli da una base italiana”
Ma non è tutto. I pezzi dello SpaceShipTwo coperti da proprietà intellettuale Usa saranno gradualmente sostituiti con elementi progettati e costruiti in Italia. Secondo Giorgio, la navetta a stelle e strisce diventerà, nell’arco di cinque o sei anni, tutta tricolore.
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