Genitori dello stesso sesso: nati i primi topolini sani. L’esperimento è avvenuto in Cina grazie alle staminali e all’ingegneria genetica. Mentre i cuccioli di due madri sono cresciuti normalmente, i figli di due padri non sono sopravvissuti. Gli scienziati escludono che l’esperimento sarà ripetuto sull’uomo.
Perché poi per fare un bambino c’è bisogno di un maschio e una femmina. La scienza è abituata a non avere domande tabù. Così, armato di cellule staminali e tecniche di ingegneria genetica, un gruppo di biologi cinesi è riuscito nell’impresa di far nascere dei cuccioli da genitori dello stesso sesso. L’esperimento è avvenuto sui topolini da laboratorio. Prima è nata una cucciolata da due mamme, che in seguito è stata capace di riprodursi normalmente. I piccoli nati da due papà invece sono sopravvissuti solo un paio di giorni. Il perché resta un mistero. L’esperimento è pubblicato sulla rivista Cell Stem Cell.
Gli scienziati escludono che queste ricerche approderanno mai agli esseri umani. Il loro obiettivo è solo toccare i meccanismi della biologia per comprenderli meglio. Visto che alcuni rettili, pesci e anfibi riescono a riprodursi da soli, i ricercatori guidati da Qi Zhou dell’Accademia Cinese delle Scienze si sono chiesti perché questa strada sia preclusa ai mammiferi. Hanno preso, per iniziare, delle cellule staminali embrionali di alcuni topi femmina. Hanno preso delle cellule aploidi: dotate cioè di un solo set di cromosomi, come è tipico di ovuli e spermatozoi. Cancellando tre regioni del Dna che sapevano essere cruciali per la differenziazione sessuale, hanno poi inserito il genoma di queste cellule nella cellula uovo di un altro topo femmina. Su 210 embrioni ottenuti, sono nati 29 cuccioli, che sono cresciuti normalmente e sono a loro volta riusciti a riprodursi.
Più complicato si è rivelato il test con i maschi. Le staminali aploidi hanno dovuto subire l’eliminazione di sette sezioni del Dna. La cellula così manipolata e uno spermatozoo normale sono stati inseriti in una cellula uovo privata del nucleo e del genoma. Già questo basterebbe a escludere che la maternità possa diventare una questione esclusivamente maschile. L’ovulo fecondato è poi stato impiantato nell’utero di un topo femmina per la gestazione. I 12 cuccioli arrivati al parto sono morti dopo soli due giorni.
Non è la prima volta che in laboratorio si ottengono cuccioli da due genitori dello stesso sesso (il primo caso avvenne nel 2004 in Giappone). Ma la prole aveva sofferto di vari problemi di salute e di sviluppo. E mai prima di ora si era riusciti a manipolare tanti singoli geni tutti insieme. Evidentemente i “tasti” da toccare non sono ancora quelli giusti, per quanto riguarda i maschi. “Quel che vogliamo capire – ha spiegato Qi Zhou – è perché i mammiferi possano riprodursi solo attraverso la via sessuale”. Le cellule manipolate e usate per la fecondazione “erano state rese molto simili alle cellule germinali primordiali, i precursori di ovuli e spermatozoi”.
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