La caporetto dei social media di Zuckerberg

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Whatsapp, Instagram e Facebook non funzionano: cosa sta succedendo. Down in tutta Italia e anche in Europa. Gli hastag #whatsappdown, #instagramdown e #facebookdown sono diventati velocemente trend topic su Twitter. Fb, WhatsApp e Instagram: “Stiamo lavorando per risolvere i problemi”. Il Codacons: “Liberazione dallo strapotere degli influencer”

Whatsapp non funziona, sono down anche Instagram e Facebook. Poco dopo le 17.30 la galassia dei social network di Marck Zuckerberg ha subito un’improvvisa battuta d’arresto (che si sta protraendo da ore). A giudicare dal sito downdetector.it i problemi sembrano diffusi in maniera omogenea su tutta Italia.  Il malfunzionamento sta interessando tutt’Europa. Come spesso accade in questi casi, una raffica di segnalazioni sta invadendo Twitter che, invece, non presenta al momento problemi.

Gli utenti segnalano problemi di accesso alle app, ma anche di connessione al server e di caricamento dei contenuti. Insomma zero possibilità di mandare o ricevere un messaggio. Un picco di segnalazioni al sito downdetector.com è arrivato verso le 17. Un picco impressionante rispetto allo standard di segnalazioni arrivate in giornata. Non è dato ancora sapere al momento quali siano i motivi del crash. Impossibile ricevere e spedire messaggi. In down ad esempio anche il sito WhtasApp web per utilizzare sul pc la piattaforma di messaggistica.

Immediato il tam tam tra gli utenti, molti dei quali sono ovviamente andati in panico data l’importanza che i social hanno nella nostra vita di relazione. Al di là delle segnalazioni ai siti specializzati, molti utenti – come detto – si sono scambiati post su Twitter che invece funziona regolarmente: e sono subito balzati in testa gli hashtag #whatsappdown, #instagramdown e #facebookdown.

Per dare un’idea, alle 17.47 su downdetector.it c’erano oltre 17mila segnalazioni riguardanti Instagram e addirittura oltre 44mila segnalazioni per WhatsApp. Facebook ha raggiunto le quasi 11mila segnalazioni. Numero in costante aumento con il passare dei minuti.

A cosa è dovuto il down

Il down – secondo la testata americana di tecnologia The Verge – pare sia collegato ai DNS (Domain Name System) cioè i sistemi che associano gli indirizzi generali – come facebook.com, ad esempio – ai singoli indirizzi IP che vengono impiegati dagli utenti. Quindi, una sorta di saturazione che la piattaforma social ha sperimentato altre volte individuando, come tempi di risposta, qualche ora prima che i suoi problemi potessero essere risolti.

I precedenti

Non è la prima volta che le piattaforme vanno in down. E anche in passato il copione è sempre stato lo stesso di oggi. L’ultimo disservizio che aveva interessato le tre app dell’ecosistema di Mark Zuckerberg risale allo scorso 19 marzo e quello ancora precedente al 3 luglio 2019. Il down di marzo scorso era durato 45 minuti.

Le scuse delle piattaforme

“Siamo consapevoli che alcune persone hanno problemi ad accedere alle nostre app e ai nostri prodotti. Stiamo lavorando per riportare le cose alla normalità il più rapidamente possibile e ci scusiamo per gli eventuali disagi”: lo scrive su Twitter, Andy Stone, manager della comunicazione di Facebook.

Instagram e i suoi amici stanno attraversando un momento un po’ complicato e potreste avere problemi a utilizzarli. Abbiate pazienza, ci siamo”. Così su Twitter il team che cura la comunicazione di Instagram.

E anche lo staff di WhatsApp usa Twitter per rivolgersi agli utenti: “Siamo a conoscenza del fatto che al momento alcune persone stanno riscontrando problemi con WhatsApp. Stiamo lavorando per riportare le cose alla normalità e invieremo un aggiornamento qui il prima possibile. Grazie per la vostra pazienza”.

Rabbia fra gli utenti

Rabbia fra gli utenti con l’associazione Consumerismo che parla di “Caporetto” per i social e di gravi disservizi “perché investe tre piattaforme largamente usate in Italia coinvolgendo una vasta platea di utenti, sia perché oggi, con lo smartworking sempre più diffuso, social e servizi
di messaggistica sono diventati a tutti gli effetti strumenti di lavoro”.

Il Codacons

“Al di là degli innegabili disagi, il down di Instagram e di Facebook rappresenta una liberazione dallo strapotere degli influencer che in Italia dettano legge sui social network e bersagliano i propri follower di pubblicità martellanti”. Questa la posizione del Codacons. Che aggiunge: “Gli Influencer finalmente sono stati silenziati e, almeno per qualche ora, dovranno tacere e non potranno dire la loro su tutto e spesso a sproposito, o sponsorizzare i propri prodotti commerciali”. Per l’associazione dei consumatori questa è una vera e propria “cura disintossicante”che avrà benefici “soprattutto per i più giovani e per quella fascia di utenti costantemente connessa e che ha difficoltà a fare a meno dello smartphone e dei social network”.

A picco in Borsa

Facebook è crollato in Borsa: a meno di due ore da fine sessione il titolo del social network perde il 5,51% sul Nasdaq, a 324,21 dollari, sui minimi da fine maggio. La seduta era iniziata già male, dopo le accuse di una ex dirigente sui filtri anti “odio”, in un quadro generale peraltro negativo per le Big Tech. Ma successivamente una seconda tegola sul gruppo è arrivata dal blocco del funzionamento sia dello stesso social, sia della controllata Whatsapp che di Instagram. L’indice di riferimento Nasdaq perde il 2,22%.

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