Scoperta gigantesca estinzione di massa 2 miliardi di anni fa. Ritrovamenti in Canada rivelano una catastrofe biologica che cancellò dalla Terra gran parte degli esseri viventi.
Una gigantesca estinzione di massa, ancora più grande di quella che 65 milioni di anni fa cancellò dalla faccia della Terra i dinosauri. Alcuni ritrovamenti appena avvenuti fra le rocce in Canada rivelerebbero una scoperta che ha dell’eccezionale, ovvero una catastrofe ecologica finora sconosciuta, che provocò la scomparsa di gran parte delle piante e degli animali.
Il mondo di microorganismi
Un team di ricerca congiunto, formato da studiosi della Nanjing University e della Boulder and Woods Hole Oceanographic Institution (della University of Colorado) hanno condotto analisi su una serie di rocce nate miliardi di anni fa nelle Isole Belcher, nella baia di Hudson in Canada, scoprendo indizi su un’estinzione che ha coinvolto microrganismi minuscoli che hanno modellato l’atmosfera della Terra e alla fine hanno spianato la strada agli animali più grandi.
L’apocalisse biologica è avvenuta in una fase della Terra in cui la vita non si era ancora sviluppata in organismi complessi, un fenomeno difficile da individuare scavando semplicemente. I ricercatori hanno analizzato quindi tracce nel fango e nelle rocce, concentrandosi soprattutto sui resti di barite, un minerale che incapsula l’ossigeno dell’atmosfera.
Catastrofe ambientale 2 miliardi di anni fa
I campioni degli elementi ritrovati in Canada hanno rivelato che la Terra ha subito enormi cambiamenti nella sua biosfera – la parte del pianeta occupata da organismi viventi – che si è conclusa con un’imponente catastrofe circa 2,05 miliardi di anni fa che ha cancellato dal pianeta gran parte degli organismi e potrebbe anche spiegare il calo del livello di ossigeno.
Secondo la teoria scientifica del “superamento dell’ossigeno”, infatti, la fotosintesi degli antichi microrganismi e il disfacimento delle rocce crearono un’enorme quantità di ossigeno nell’atmosfera che in seguito diminuì: la scomparsa di questi esseri può essere una spiegazione.
Uno sguardo sul nostro futuro
La scoperta, come si legge nel paper pubblicato su Proceedings of National Academy of Sciences, è davvero notevole, anche perché la comprensione delle ere passate ci aiuta a capire meglio
come la vita si potrebbe evolvere in futuro e a dare informazioni chiave nelle osservazioni delle atmosfere sui pianeti al di fuori del nostro sistema solare.
“Il fatto che questa firma geochimica sia rimasta preservata è molto sorprendente”, spiegano i biologi, “e il ritrovamento conferma quanto siano interconnessi la biosfera e i livelli di ossigeno e anidride carbonica nell’atmosfera”.
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