Il delfino tursiope insegna la caccia alle conchiglie

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I delfini imparano a cacciare dai loro amici. Quando si tratta di andare a caccia, i delfini imparano la tecnica non solo dai familiari, ma anche dagli amici: lo dice un nuovo studio.

Nel 2007, gli scienziati che studiano i delfini che nuotano nelle acque australiane cominciarono a osservare un comportamento nuovo, che ribattezzarono “shelling”: si tratta di una tecnica di caccia che consiste nell’inseguire la preda fino a costringerla a nascondersi nella conchiglia (shell) di un mollusco morto, per poi portarsi la conchiglia alla bocca e mangiarsi l’animale.

Dal 2011, questo comportamento è diventato sempre più frequente nelle popolazioni di tursiope indopacifico (Tursiops aduncus) che vivono nelle acque di Shark Bay, nell’Australia occidentale, e ora uno studio pubblicato su Current Biology ne ha investigato le origini, scoprendo che si tratta di una tecnica che gli animali imparano osservando non i genitori, ma gli amici.

Un gruppo di tursiopi nelle acque al largo di Sugarloaf Rock, nell'Australia occidentale | ianwiese / Shutterstock
Un gruppo di tursiopi nelle acque al largo di Sugarloaf Rock, nell’Australia occidentale | ianwiese / Shutterstock

La grande moria dei molluschi. Le prime testimonianze registrate di shelling risalgono al 2007, ma è dal 2011 che i tursiopi australiani hanno cominciato davvero a sfruttare questa tattica: secondo gli autori dello studio, l’ondata di calore che colpì Shark Bay all’epoca fece una strage di molluschi, e di conseguenza disseminò i fondali della baia di conchiglie vuote. Sonja Wild, prima autrice dello studio, ha così potuto documentare, tra il 2007 e il 2018, più di 5.000 incontri con più di 1.000 esemplare diversi di tursiope, e nel corso delle sue osservazioni ha visto 42 diversi esempi di shelling, praticato da esemplari appartenenti a tre linee genetiche diverse. Vista la mole di dati a disposizione, Wild ha deciso di provare a capire come mai un comportamento così specifico comparisse in animali non direttamente imparentati tra loro, visto che nella maggior parte dei casi la trasmissione di queste nozioni avviene da madre a figlio.

Orizzontale, non verticale. Il team si è concentrato sul funzionamento delle reti sociali dei tursiopi, studiando le relazioni genetiche tra esemplari, i fattori ambientali e anche le preferenze sociali degli animali (in pratica, con chi preferiscono spendere il loro tempo). E ha scoperto così che lo shelling è una tecnica che si trasmette orizzontalmente: un tursiope vede un amico che lo fa, lo imita e impara così ad andare a caccia con le conchiglie.

Ovviamente questo non esclude che qualche esemplare possa avere imparato il comportamento dalla madre: quello che conta è che poi è in grado di insegnarlo ad altri tursiopi non imparentati con lui. È un’ottima notizia per una specie che, come qualunque specie marina, si troverà ad affrontare sfide sempre più dure man mano che il pianeta si riscalda: imparare dagli amici e non solo dai genitori aumenta le possibilità di sopravvivenza.

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