Campi idrotermali nei fondali oceanici con specie sconosciute

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È stata trovata una “Città Perduta” sul fondo dell’oceano diversa da tutte le altre. Nel 2020 gli scienziati hanno trovato quella che è stata poi rinominata “Città Perduta“, a più di 700 metri sotto la superficie. Non stiamo parlando di un insediamento umano, ma di un campo idrotermale considerato l’ambiente di ventilazione più longevo conosciuto nell’oceano. Fino ad oggi non è stato mai trovato nulla di simile.

È da 120.000 anni – e forse anche di più – che il mantello della Terra si solleva in questa parte del mondo e reagisce con l’acqua di mare per soffiare idrogeno, metano e altri gas disciolti nell’oceano. Nel frattempo, nelle fessure e nelle spaccature di questo luogo, gli idrocarburi alimentano nuove comunità microbiche anche senza la presenza di ossigeno.

È stata trovata una "Città Perduta" sul fondo dell'oceano diversa da tutte le altreLe sorgenti, che rilasciano gas caldo a una temperatura di 40 °C, sono la casa di un gran numero di lumache e crostacei. Esistono sicuramente altri campi idrotermali come questo sul nostro pianeta e negli oceani del mondo, ma attualmente questo è l’unico luogo che i veicoli telecomandati sono stati in grado di trovare.

Ci sono due informazioni importanti da sapere su “Lost City”: la prima è che gli idrocarburi prodotti dalle prese d’aria non sono stati formati dall’anidride carbonica atmosferica o dalla luce solare, ma da reazioni chimiche sul fondo marino profondo. La seconda è che poiché gli idrocarburi sono i mattoni della vita, è molto probabile che la vita abbia avuto origine in un habitat simile, sia sul nostro che su altri pianeti.

Questo è un esempio di un tipo di ecosistema attivo su Encelado o Europa proprio in questo momento“, ha affermato il microbiologo William Brazelton nel 2018, riferendosi alle lune di Saturno e Giove. “Forse anche su Marte in passato.

A differenza delle prese d’aria vulcaniche, inoltre, l’ecosistema della Città Perduta non dipende dal calore del magma. I camini vulcanici, infatti, producono principalmente minerali ricchi di ferro e zolfo, mentre quelli di questo profondo luogo fino a 100 volte più idrogeno e metano.

Dopo avervi narrato delle meraviglie di questo luogo, abbiamo una brutta notizia da darvi: nel 2018 è stato annunciato che la Polonia aveva ottenuto i diritti per estrarre le profondità marine intorno a The Lost City, causando una possibile e già annunciata distruzione senza precedenti intorno a questo luogo.

Molti esperti chiedono quindi che la Città Perduta sia inserita, come forse le rovine della centrale di Chernobyl, nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità… così da proteggere questa meraviglia naturale prima che sia troppo tardi. Incredibile come gli umani abbiano il desiderio di distruggere qualcosa che esiste da più di 100.000 anni soltanto per il mero guadagno.

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