Anonymous Italia defaccia i siti web di Asl ed Ospedali

Vinci tutto supernealotto e giochi Sisal

Anonymous Italia defaccia i siti web di Asl ed Ospedali
Anonymous Italia defaccia i siti web di Asl ed Ospedali
Condividi l'Articolo
RSS
Twitter
Visit Us
Follow Me
INSTAGRAM

Anonymous festeggia il Natale violando i siti di ASL e ospedali. Gli hacktivist hanno fatto strage dei sistemi informatici nel settore sanitario. “Chi dovrebbe trattare con cura i nostri dati non fa il lavoro per cui viene pagato”.

Un modo costruttivo per passare il tempo durante le feste di Natale? Gli hacktivist di Anonymous Italia l’hanno trovato avviando una campagna di attacchi nei confronti di numerosi siti Internet di Aziende Sanitarie Locali e strutture ospedaliere italiane. L’obiettivo è sempre il solito: dimostrare che i dati dei cittadini italiani sono gestiti in maniera inadeguata.

La “rivendicazione” dell’attacco è stata pubblicata sul blog ufficiale di Anonymous Italia, accompagnata da un fotomontaggio in cui gli hacktivist si sono divertiti a reinterpretare il presepe inserendo personaggi della politica italiana. La stessa immagine è comparsa su alcuni dei siti violati.

anonimous hacked per la salute presepeNel comunicato, gli hacker puntano il dito contro un sistema sanitario che, oltre a dover garantire cure mediche e salute del territorio, dovrebbe proteggere le informazioni personali dei pazienti. “Chi ci governa, e chi dovrebbe trattare con cura i nostri dati/privacy, non fa il lavoro per cui viene profumatamente pagato” chiosano sul loro blog.

L’azione, si legge sul blog, è stata portata insieme a gruppi differenti (e piuttosto conosciuti nel nostro paese) come LulzSecIta e AntiSecIta, che da sempre si riconoscono in quella “galassia informale” che siamo abitutati a chiamare Anonymous.

anonimous hacked per la saluteGuardando quali e quante organizzazioni gli Anon sono riusciti a violare, però, si può concordare sul fatto che il livello di sicurezza del sistema sanitario nazionale non è precisamente “da manuale”.

L’elenco degli istituti caduti sotto i loro colpi comprende le ASL di Caserta, Rieti e Viterbo, l’ospedale San Giovanni di Roma, ISS, Agenas, Difarma, Federsanità, ASST Lariana e l’ULSS21 di Legnano.

Una vera strage, che dimostra ancora una volta come le varie normative, partendo dal GDPR e passando dalla direttiva NIS (Network and Information Security), stentino a trovare applicazione proprio in quei settori in cui sarebbe più necessario.

I file pubblicati su Internet, a differenza di quanto accaduto in passato in casi simili, non comprendono i dati personali dei pazienti ma soltanto la struttura dei database sottratti. Insomma: gli hacker si sono limitati a dimostrare di avere la possibilità di accedere a tutti i dati presenti sui server, senza però diffonderli.

Condividi l'Articolo
RSS
Twitter
Visit Us
Follow Me
INSTAGRAM

Ricerca in Scienza @ Magia

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Inviami gli Articoli in Email:

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.