Anneliese Michel

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Anneliese Michel rappresenta probabilmente il caso più eclatante di possessione diabolica in più di 2000 anni di storia del Cristianesimo. Anneliese abitava con i suoi genitori a Klingenberg in Germania. Nel 1968, all’età di 16 anni, la ragazza iniziò ad avere alcune crisi. Dopo gli accurati esami, i medici diagnosticarono nella giovane una lesione del lobo temporale che le causava violenti attacchi epilettici. Anneliese iniziò un trattamento a base di farmaci, tuttavia le condizioni fisiche e psichiche della ragazza non migliorarono. Intorno ai 20 anni, Anneliese iniziò a manifestare una violenta repulsione per le icone religiose. Nel suo diario, la giovane scrisse di vedere volti demoniaci durante il sonno e di udire voci che le sussurravano bestemmie, parole volgari ed aberrazioni di ogni genere. Col passare del tempo, la Michel iniziò a comportarsi in maniera ancora più strana. Divenne scontrosa, la sua voce cristallina divenne gutturale e cavernosa, parlava lingue diverse e cominciò a nutrirsi di piccoli insetti. I momenti di lucidità diventavano sempre più rari. Vista la situazione, i genitori di Anneliese decisero di rivolgersi ad un esorcista. Alla fine furono scelti il parroco Ernst Alt e padre Arnold Renz.

I due iniziarono a compiere numerosi riti di liberazione, ognuno della durata di quattro ore, utilizzando il rituale in latino che non veniva più usato dal 1700. Secondo i sacerdoti, nel corpo della ragazza albergavano ben sette demoni, tra i quali Lucifero, Giuda, Legione e Belial. La povera Anneliese sapeva di essere destinata a morire alla fine di questo terribile calvario. La ragazza ebbe infatti una visione in cui la Vergine Maria le chiese di sacrificarsi per salvare molte anime. Anneliese morì il primo Luglio 1976 durante l’ultimo esorcismo. Al momento della morte, la giovane pesava 30 chili, in quanto negli ultimi giorni di vita si era rifiutata di bere e di mangiare. Aveva le ginocchia spezzate a causa delle continue ginuflessioni durante le preghiere. La vicenda di Anneliese Michel ha ispirato diversi film, tra cui Requiem e L’esorcismo di Emily Rose. Dopo la sua morte, sia i genitori che gli esorcisti furono processati e condannati con l’accusa di omicidio e per le mancate cure sanitarie. Il caso Anneliese Michel fa ancora discutere, Fede o scienza? Disturbi mentali o possessione reale? Ognuno è libero di pensarla come vuole. L’unica cosa certa e reale è l’interminabile sofferenza che la povera ragazza dovette vivere nel fiore della sua giovinezza e nella sua breve vita.

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