Anche la Terra è andata in antropausa durante il lookdown

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Coronavirus, Ingv: “Nei mesi del lockdown dimezzato il ‘rumore sismico antropogenico’ della Terra”. Il ricercatore Flavio Cannavò: “Il nostro studio rappresenta il primo lavoro scientifico sullʼimpatto dellʼantropausa, sotto i nostri piedi, a scala globale”. Così più facile rilevare i segnali dei terremoti.

Nei mesi di lockdown il rumore della Terra legato all’attività dell’uomo è stato dimezzato. Lo riporta uno studio internazionale, pubblicato su Science, a cui ha collaborato l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, evidenziando come le centraline deputate al rilevamento dei terremoti abbiano registrato un calo del 50% del cosiddetto “rumore sismico antropogenico”.

Coronavirus, Ingv: "Nei mesi del lockdown dimezzato il 'rumore sismico antropogenico' della Terra"Dalla Cina al resto del mondo, così il coronavirus ha “silenziato” la Terra “Grazie all’analisi dei dati raccolti da stazioni sismiche installate in tutto il mondo”, spiega Flavio Cannavò, ricercatore dell’Ingv e co-autore dello studio, “abbiamo potuto evidenziare come negli ultimi mesi il rumore sismico si sia ridotto in molti Paesi rispetto ai valori medi degli ultimi anni, mostrando un’ondata di attenuazione che, seguendo le tempistiche del lockdown nelle varie aree del pianeta, si è mossa dalla Cina, all’Italia e al resto del mondo”. Il “lockdown sismico”, risultato delle misure di distanziamento sociale, della riduzione delle attività economiche e industriali e della contrazione degli spostamenti, ha rappresentato la riduzione del rumore sismico antropogenico più lunga e più importante mai registrata nella storia.

“Grazie al lavoro di squadra che ha coinvolto scienziati in così tanti Paesi”, prosegue il ricercatore, “è stato possibile analizzare i dati provenienti da centinaia di stazioni di monitoraggio sismico in tutto il mondo per ‘isolare’ le vibrazioni ad alta frequenza tipiche delle attivita’ umane che vengono costantemente registrate dai sismometri. Se il 2020 non ha visto una riduzione del numero medio di terremoti, il calo del ‘ronzio’ sismico antropogenico è stato invece senza precedenti”.

Dove sono state riscontrate le più forti riduzioni di rumore Le più forti riduzioni del rumore sismico sono state riscontrate nelle aree urbane, ma lo studio ha evidenziato riduzioni anche in sensori siti in pozzi a centinaia di metri di profondità e in aree particolarmente remote, come nell’Africa subsahariana.

Lo studio ha inoltre evidenziato una forte corrispondenza tra la riduzione del rumore sismico e i dati sulla mobilità umana ricavati dalle app di navigazione nei telefoni cellulari, resi pubblici dalle società Google e Apple. Questa correlazione mostra come i dati sismici possano essere utilizzati per il monitoraggio delle attività umane in tempo quasi reale, nonché per quantificare gli effetti dei lockdown e delle riaperture, evitando così problematiche complesse legate alla privacy.

Ridotte le emissioni in atmosfera “Gli effetti ambientali del lockdown sono stati ampi e svariati”, aggiunge Cannavò. “Tra questi vanno ricordati in particolare la riduzione delle emissioni in atmosfera e la riduzione del traffico e dell’inquinamento acustico, che incidono sulla fauna selvatica. Per caratterizzare tale intervallo di tempo è stato coniato il termine ‘antropausa’. Il nostro studio rappresenta quindi il primo lavoro scientifico sull’impatto dell’antropausa sulla Terra solida sotto i nostri piedi a scala globale”.

Più facile “sentire” i segnali dei terremoti La ricerca pubblicata su Science ha inoltre evidenziato come segnali di terremoti precedentemente “nascosti” nel rumore sismico antropogenico siano risultati essere più chiari durante il lockdown. “Con la crescente urbanizzazione e l’aumento della popolazione mondiale, in futuro sempre più persone vivranno in aree geologicamente a rischio. Pertanto, affinché i sismologi possano ‘ascoltare’ meglio la Terra, diventerà sempre più importante caratterizzare il rumore antropogenico. L’auspicio è, dunque, che vengano portate avanti ulteriori ricerche sul ‘lockdown sismico’ con l’obiettivo di individuare segnali prodotti da terremoti ed eruzioni vulcaniche precedentemente nascosti dal rumore”, conclude il ricercatore. Questo studio svolto su scala mondiale offre compiutezza alle analoghe analisi condotte recentemente sul rumore sismico solo sul territorio italiano dai ricercatori dell’Ingv.

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