
Secondo molti studiosi le opere di Nostradamus si possono classificare in quattro categorie : traduzioni, opere per assicurarsi il pane quotidiano, lettere ed infine le Centurie.
Fanno parte delle traduzioni “La parafrasi di Galeno “ e “ l’interpretazione dei geroglifici di Orapollo”.
Invece nel secondo gruppo di opere, fanno parte gli Almanacchi e “Cosmetici e conserve”.
Tra le lettere scritte da Nostradamus quelle più importanti sono, la lettera al figlio Cesare e quella a Enrico II.
Infine l’opera senza dubbio più importante sono le Centurie, che hanno permesso al veggente francese di portare al termine la sua missione di profeta.
Diremo ora qualcosa intorno a tutte le opere di Nostradamus.
Riguardo la prima traduzione, ovvero “La parafrasi di Galeno” essa consiste in una traduzione di un opera del medico greco Galeno appartenente al II secolo.
Galeno, è famoso per la sua teoria degli umori e per alcune importanti scoperte in campo anatomico.
Galeno era considerato un importante punto di riferimento dai medici del periodo di Nostradamus.
La seconda traduzione effettuata dal veggente è “ l’interpretazione dei geroglifici di Orapollo”.
Trattasi di una traduzione multipla dal momento che, Nostradamus ha tradotto in latino e in francese un opera egiziana redatta in geroglifici e commentata dall’autore greco del V secolo Orapollo.
Fa parte di questa traduzione una dedica alla principessa di Navarra dedica che consiste in un bestiario fantastico.
Un’altra opera di Nostradamus si intitola Cosmesi e conserve ed è costituita da due parti la prima delle quali comprende 34 ricette di cosmetici mentre la seconda è costituita da ricette di conserve corroboranti.
Per quanto riguarda i cosmetici proposti da Nostradamus alle signore del suo tempo dobbiamo dire che esse tengono conto dei canoni estetici vigenti in quell’epoca storica.
Per fare un esempio vi sono molte ricette di cosmetici finalizzate a schiarire la pelle delle signore dal momento che in quel periodo storico uno dei canoni più importanti di bellezza era quello di avere la pelle il più chiara possibile.
Nella seconda parte dell’opera sono presenti ricette di conserve corroboranti finalizzate a migliorare lo stato di salute di uomini e donne.
Ci limitiamo a segnalare alcune ricette a base di zenzero.
Particolarmente importanti e significativi sono gli almanacchi i pronostici redatti dal veggente francese.
Al tempo del veggente gli almanacchi erano molto diffusi nelle campagne ma si leggevano anche nelle città Nostradamus ne pubblicò all’incirca una all’anno a partire dal 1550.
Dobbiamo dire che tali almanacchi ebbero un grande successi a quel tempo.
A tale riguardo citeremo ora le parole di un contemporaneo di Nostradamus Guinar il quale scrisse :” i librai attratti dai cospicui guadagni procurati dalle vendite delle opere prodotte da Nostradamus diffuse in tutto il regno un infinità di falsi almanacchi che fecero stampare con il nome di Nostradamus.”
Dalle parole ora citate appare evidente che gli almanacchi redatti dal veggente gli assicurarono una grande fama e popolarità.
Passiamo ora a prendere in considerazione le lettere scritte da Nostradamus.
Esse per la maggior parte redatte in latino ci danno alcune preziose informazioni sugli scambi certamente lenti ma abbondanti che si verificano tra individui appartenenti alle varie classi dominanti al tempo del veggente.
A quel tempo gli scambi epistolari superavano le frontiere delle varie nazioni europee.
tra le lettere scritte dal profeta francese quelle più importanti sono senza dubbio quella scritta al figlio Cesare e quella al re Enrico II.
Diremo ora qualcosa su queste due lettere.
Nostradamus dedica la prima al suo giovanissimo figlio (all’epoca in cui la scrive Cesare ha soltanto 15 anni).
Tale epistola è un sotterfugio per svelare alle menti illuminate i metodi attraverso i quali egli ha raggiunto il suo fine ovvero quello di prevedere il futuro.
Ma soprattutto Nostradamus in tale lettera spiega i fondamenti spirituali che sono all’origine della sua capacità di prevedere il futuro, capacità che è inaccessibile alla grandissima maggioranza degli esseri umani.
Scopriamo attraverso questa lettera che Nostradamus è uno degli ultimi eredi dei saperi più antichi primordiali.
Inoltre il veggente in tale lettera ci confida la sua adesione a un principio tanto fondamentale quanto evidente ovvero la concezione ciclica della storia.
Nostradamus. afferma che il tempo della storia è un tempo ciclico cosicché gli avvenimenti storici si ripetono in maniera ciclica prevedibile e inevitabile.
Dobbiamo dire che Nostradamus è stato influenzato nella sua concezione ciclica della storia da diverse tradizioni quali la tradizione filosofica classica la letteratura greca antica la tradizione cristiana e il determinismo astrologico.
Il veggente è assolutamente contrario a tutti quegli autori che credono nel carattere lineare rettilineo della storia perché tali autori pensano che gli avvenimenti storici non si ripetono mai nel corso del tempo.
Per tali autori la storia è contraddistinta da un progresso continuo e tende a un fine ultimo ben determinato.
A titolo di esempio citiamo le parole di uno di questi teorici della concezione lineare e rettilinea della storia ovvero Celine il quale ha scritto tale frase: “la storia non ripropone mai le stesse pietanze “.
Al contrario Nostradamus sostiene che la storia ripropone ripetutamente e ciclicamente all’infinito le stesse pietanze ovvero gli stessi avvenimenti che hanno un carattere ciclico prevedibile nonché inevitabile.
Per quanto riguarda la lettera a Enrico II re di Francia dobbiamo dire che in tale epistola il veggente ribadisce il carattere oscuro delle sue profezie spiegando che egli non vuole che le sue predizioni siano comprensibili da parte del popolo ignorante e rozzo.
Diremo ora qualcosa sull’opera più importante scritta da Nostradamus ovvero le Centurie.
L’opera principale del veggente è conosciuta anche con nome di Centurie in quanto era previsto che in ognuno dei libri che costituivano tale opera fossero presenti 100 quartine.
Le centurie pubblicate da Nostradamus quando era in vita erano costituite da 10 libri.
Tuttavia i libri divennero 12 dopo la morte di Nostradamus perché furono aggiunte altre Centurie dai redattori.
In ogni caso dobbiamo dire che non tutti i libri delle Centurie comprendono 100 quartine come Nostradamus aveva previsto quando aveva pianificato la struttura di tale suo libro.
Dopo aver descritto brevemente le opere scritte dal veggente francese cosa possiamo dire in conclusione della sua straordinaria personalità complessa quanto straordinaria?
Senza dubbio lo studio della sua opera è l’unico modo per comprendere l’affascinante personaggio di Nostradamus.
Senza dubbio possiamo dire che i temi principali e i concetti fondamentali riscontrabili nelle sue opere non sono facilmente comprensibili dall’intelligenza umana dal momento che resteranno sempre delle zone d’ombra.
Tale fatto perfettamente comprensibile dal momento che la comprensione dei toni cosiddetti soprannaturali non può rientrare nella sfera della logica umana.
Per tali ragioni noi pensiamo che tutti i tentativi di gettare completamente luce sui misteri che riguardano la figura e le opere del grande veggente francese sono destinati purtroppo a fallire.
Riteniamo pertanto che mai nessun interprete e commentatore di Nostradamus potrà mai fugare se non in maniera limitata le nebbie che da sempre si addensano sulle Centurie.
D’altra parte forse è meglio così perché non sempre è un fatto positivo che gli esseri umani conoscano perfettamente e completamente gli avvenimenti futuri.
Del resto tutti quelli che hanno studiato con attenzione le profezie di altri veggenti come ad esempio Malachia sanno che spesso queste profezie hanno un carattere labirintico cosicché costituiscono un vero e proprio rompicapo per gli interpreti.
Prof. Giovanni Pellegrino
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