LA VITA BIOLOGICA E’ SOLO UNA PARTE DELLA VITA PSICHICA O COSCIENTE

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La scienza ha dimostrato che il nostro cervello è solo un insieme di particelle (ossia un oggetto) e che la vita biologica consiste unicamente in una successione di reazioni chimiche concatenate, che a loro volta consistono unicamente in processi fisici (per la precisione, processi quanto-elettromagnetici). D’altra parte la nostra vita psichica trascende le leggi della fisica e non può quindi essere considerata il prodotto dei processi biologici o cerebrali, essendo essi meri processi fisici. Questo implica che la nostra psiche ed il nostro cervello non siano la stessa entità, ma due diverse entità interagenti. Uso il termine psiche per indicare il componente non-fisico/non-biologico dell’uomo che genera la nostra vita psichica cosciente. Naturalmente si potrebbero usare anche altri temini, come mente, spirito, anima, eccetera…
A questo punto è doveroso chiedersi se esista qualche evidenza scientifica sull’eventuale esistenza di una qualche specie di vita psichica cosciente negli animali, come percezione di sensazioni o emozioni. La prima osservazione che deve essere fatta a questo proposito è la seguente; oggi sappiamo che è possibile in linea di principio simulare al computer ogni aspetto del comportamento degli animali, incluso la capacità di apprendimento o l’apparente capacità di riconoscersi allo specchio. Un software adeguato può permettere al computer di registrare in memoria i dati di input, analizzarli, e produrre determinati output ; tutte queste operazioni avvengono naturalmente in modo automatico, senza che il computer sia cosciente di nulla. Per esempio un computer può “distinguere” le immagini che riceve tramite una telecamera; questo avviene automaticamente attraverso algoritmi matematici senza che il computer abbia alcuna sensazione visiva; questo significa che il fatto che il cane distingua il bastone da un osso non prova che il cane abbia una sensazione visiva.
Non è quindi possibile in nessun modo escludere dal punto di vista scientifico o razionale che la vita degli animali sia solo un processo puramente biologico e sia priva di alcuna forma di vita cosciente; in altre parole la scienza non permette di escludere la possibilità che l’animale sia solo un “robot biologico”, che non è cosciente di nulla e non percepisce alcun tipo di sensazione, le cui azioni e reazioni sono determinate da un “software” chimico impiantato nel suo cervello. E’ possibile spiegare anche quei comportamenti degli animali che sono spesso ritenuti un’indicazione di stati emotivi. Per esempio, i cani che a causa di mutazioni genetiche esibivano casualmente degli atteggiamenti affettuosi, avevano una maggior probabilità di essere “adottati” dall’uomo, e quindi di sopravvivere.
Era sufficiente che l’animale presentasse questi atteggiamenti nei confronti di un solo membro della famiglia (anche se non era quello che gli dava il cibo) per essere accettato dalla famiglia. Si tratterebbe solo di un caso di selezione naturale, anche se inconsapevolmente indotta dall’uomo, che ha di fatto programmato il comportamento e le reazioni del cane. Poiché non abbiamo alcuna modo di osservare l’esistenza di una qualsiasi forma di vita psichica negli animali e l’ipotesi che tale vita psichica esista non è necessaria per spiegare i fenomeni osservabili negli animali, possiamo affermare che non esiste alcuna evidenza sperimentale o scientifica dell’esistenza di una qualsiasi forma di vita psichica negli animali, neppure di sensazioni o emozioni.
L’idea che gli animali abbiano una qualche forma di vita psichica è quindi solo un’ipotesi arbitraria, priva di alcun fondamento scientifico o razionale. Tale ipotesi può essere considerata una reminiscenza dell’infanzia, poiché tutti i bambini tendono ad attribuire agli animali pensieri, emozioni e sensazioni. Del resto, i popoli primitivi tendevano ad attribuire caratteri antropomorfi a molti elementi della natura: il sole, il mare, il vento, le foreste, le montagne… L’uomo ha mano a mano capito che i fenomeni naturali non implicavano l’esistenza di “spiriti” addetti al loro controllo, ma avvenivano automaticamente a causa di specifiche leggi naturali; l’uomo ha capito che la natura è oggetto e non persona. La concezione antropomorfa degli animali è l’ultimo residuo di questo atteggiamento pre-scientifico che ha condotto l’uomo a personalizzare i processi naturali che non riusciva a spiegare; il progresso scientifico e tecnologico ci permette ora di spiegare anche il comportamento degli animali senza attribuire ad essi alcun carattere antropomorfo.
Vorrei fare osservare che il fatto che danni al cervello o la droga provochino alterazioni delle capacità mentali del soggetto dimostra semplicemente l’esistenza di una interazione tra la psiche ed il cervello. In nessun modo questo può essere considerato una prova del fatto che il cervello sia l’origine della coscienza e della capacità di percepire emozioni, ecc. Se abbiamo un problema ai nostri occhi, le nostre capacità visive risultano alterate, ma questo certamente non significa che siano i nostri occhi ad avere o a generare una sensazione visiva ; questo significa semplicemente che l’occhio ha un ruolo preliminare nel processo di generazione della sensazione visiva. L’occhio è solo uno strumento usato dalla psiche per vedere, ma l’occhio non vede nulla perché non percepisce alcuna sensazione visiva. Allo steso modo, anche il cervello ha solo un ruolo preliminare e può essere considerato uno strumento usato dalla psiche. Tutti gli studi neurologici sul cervello provano solo l’esistenza di una interazione tra psiche e cervello. Del resto, l’esistenza di questa interazione è ovvia, perché senza di essa, la nostra psiche sarebbe completamente isolata dalla realtà esterna, e quindi noi non potremmo interagire con la realtà esterna.
Resta il fatto che stimolo fisico e la sensazione che noi proviamo sono due fenomeni completamente diversi. Per esempio, la vibrazione delle molecole dell’aria rappresenta lo stimolo fisico che procura in noi la sensazione “suono”, ossia la sensazione uditiva. Tuttavia, la vibrazione delle molecole dell’aria non è la sensazione “suono” ; le molecole dell’aria non sentono alcun suono, così come sarebbe assurdo affermare che le molecole dell’aria che vibrano sono una sensazione uditiva. La sensazione “suono” esiste solo a livello psichico e non a livello fisico; la sensazione uditiva è generata dalla psiche come elaborazione di un determinato stimolo fisico. Lo stesso vale per gli impulsi elettrici e le reazioni chimiche che avvengono nel cervello: tali reazioni chimiche o impulsi elettrici non sono emozioni, sensazioni o pensieri, ma sono solo degli stimoli fisici; è infatti la nostra psiche che elabora e traduce questi processi fisici in emozioni, sensazioni o pensieri.

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