La stregoneria nell’antica Roma

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In questo articolo cercheremo di tracciare una breve storia della stregoneria nel mondo romano. Prima di entrare in argomento riteniamo di mettere in evidenza un fatto di grande importanza: l’esistenza delle streghe non è una credenza creata dalla religione cristiana ma tale credenza esisteva già nel mondo greco e in quello romano. inoltre vogliano mettere in evidenza la grandissima differenza esistente nelle caratteristiche attribuite alla stregoneria nelle varie epoche storiche. Premesso ciò inizieremo a parlare della stregoneria nell’ antica Roma. Dobbiamo dire che la magia nel mondo romano non era proibita se era finalizzata a compiere azioni degne di lode o che comunque non danneggiassero altre persone. Anche il diritto romano puniva la stregoneria: il più antico codice legale romano le cosiddette Dodici Tavole, conteneva leggi contro chiunque utilizzava la magia per danneggiare od uccidere altre persone o per arrecare danni ai campi e ai raccolti. Il mezzo più utilizzato per compiere atti di stregoneria a Roma erano le “defissioni “, tavolette di piombo utilizzate per lanciare maledizioni di qualsiasi tipo. Maxwell Stuart afferma che le “defissioni” erano usate per ogni scopo ostile: augurare il male a un potente uomo politico, ad un concorrente in affari, ad un rivale in amore e all’ oggetto insensibile della propria passione.

Tali tavolette potevano essere accompagnate da latri strumenti magici quali delle bambole trapassate da spilli che avevano lo scopo di causare dolore nelle parti del corpo dove venivano inseriti gli spilli nella bambola. L’utilizzazione della magia per causare danni ad altre persone preoccupava molto le autorità romane tanto che oltre alle leggi contenute nelle Dodici Tavole furono promulgate altre leggi contro la stregoneria la più conosciuta delle quali era la “Le Cornelia” che colpiva sia coloro che usavano il veleno per uccidere i loro nemici sia coloro che utilizzavano mezzi magici per raggiungere lo stesso scopo.
La paura delle streghe raggiunse in alcuni momenti della storia romana notevoli livelli tanto da scatenare vere e proprie cacce alle streghe. Lo storico romano Tito Livio attesta che nel 164 e nel 180 a. C. vennero scatenate due cacce alle streghe nel corso delle quali un gran numero di persone che lo storico latino indica in circa 3000 vennero giustiziate in base all’accusa di aver utilizzato la stregoneria per uccidere o per danneggiare in qualche modo i loro nemici. Dobbiamo dire che i romani utilizzavo diverse parole per designare quelle che nell’era cristiana vennero definite streghe. Riteniamo opportuno elencare e dire qualcosa intorno ai termini utilizzati dai romani per indicare quelle donne che compivano azioni riprovevoli utilizzando mezzi magici. Uno dei termini più usati me mondo romano per indicare le streghe era la parola “strix. La “strix” era raffigurata come una donna vecchia in grado di trasformarsi in uccelli utilizzando la magia. Ella usciva di notte per andare a caccia di bambini e di neonati e ne divorava il corpo e ne beveva il sangue (in pratica possiamo dire che la “strix” era una specie di vampiro ante litteram.

A Roma le streghe venivano anche denominate utilizzando la parola “Lamia”, un mostro mitologico che divorava i bambini. In estrema sintesi possiamo dire che i romani denominavano le streghe anche con la parola “Lamia” con riferimento a Lamia la mitica regina della Libia che si diceva succhiasse di notte il sangue dei bambini per vendicarsi dell’uccisione dei suoi figli da parte di Era.

Un termine che divenne molto diffuso nel mondo romano per indicare le streghe era la parola “Saga”. I romani attribuivano diversi poteri alle donne denominate “Saga”. In primo luogo, ella poteva prevedere il corso degli avvenimenti futuri.

In secondo luogo, ella poteva liberare una persona dal sortilegio subito ed inoltre poteva plasmare un’immagine di cera per mezzo della quale poteva uccidere o comunque danneggiare pesantemente le sue vittime rappresentate nelle immagini di cera.

In terzo luogo, si diceva che la Saga fosse in grado di impedire degli eventi indesiderati che un suo cliente aveva visto in sogno (dobbiamo precisare che gli antichi romani ritenevano che in alcuni casi i sogni anticipavano degli eventi futuri che sarebbero capitati agli individui. Trattasi in alcuni casi di avvenimenti favorevoli ed in altri casi sfavorevoli all’ individuo).

Infine, si credeva che la “Saga” avesse il potere di trasformare in animali le persone che avevano suscitato la sua ira, di impedire che una donna partorisse nel periodo adeguato nonché il potere di sfuggire al linciaggio della folla dei suoi concittadini infuriati per aver dovuto subire danni pesanti dovuti ai poteri magici della strega.

Un’altra parola utilizzata dagli antichi romani per identificare le streghe era “sortilega”. tale termine indicava quelle streghe prevedevano il futuro tirando a sorte o interpretando segni di diverso tipo. Infine, la strega veniva anche identificata dalla parola “venefica” che metteva in evidenza il fatto che le streghe si servivano molto spesso dei veleni per uccidere i loro nemici (tale caratteristica venne attribuita alle streghe anche nel periodo medievale).

Dobbiamo mettere in evidenza che anche nel periodo imperiale della storia romana diversi imperatori emanarono delle leggi per colpire la magia finalizzata a danneggiare o uccidere altre persone. Per fare un esempio concreto Costantino emanano delle leggi che colpivano con estrema durezza le persone che utilizzavano la magia o per danneggiare gli altri individui o per conquistare la persona amata o comunque desiderata. Costantino ritenne invece lecita la magia finalizzata alla difesa dei raccolti dei campi e finalizzata al mantenimento della salute fisica delle persone.

Dobbiamo altresì mettere in evidenza che Costantino emanò anche dei provvedimenti legislativi che avevano lo scopo di proibire le attività divinatorie degli aruspici quando la divinazione avveniva nelle case private dei cittadini. Al contrario Costantino ritenne lecita la divinazione praticata dagli aruspici in pubblico ossia nei templi.

Concludiamo tale articolo mettendo in evidenza che molte delle caratteristiche attribuite dai romani alle streghe vennero loro assegnate anche nel periodo cristiano. Tuttavia appare altresì evidente che nel concetto cristiano di stregoneria erano presenti elementi che non facevano parte del concetto greco e romano di stregoneria. per fare degli esempi concreti nel concetto cristiano di stregoneria avevano particolare importanza elementi quali l’esistenza del diavolo, il patto con il diavolo il Sabba. Dobbiamo altresì dire che nel periodo cristiano della stregoneria il fattore scatenante delle cacce alle streghe fu il fatto che alcuni individui confessarono di loro iniziativa di aver compiuto attività diaboliche e di aver adorato il diavolo. A volte tali confessioni furono rese anche nel contesto di indagini relative ad altri crimini. Molte cacce alle streghe furono dovute alla presenza di casi di possessione demoniaca sia individuale che collettive attribuite all’azione delle streghe. Infine alcune cacce alle streghe furono scatenate dal fatto che alcune donne furono sorprese a danzare attorno ad un fuoco al di fuori del villaggio in zone isolate. In ogni caso da quando abbiamo detto in questo articolo da noi dedicato alla stregoneria nel mondo romano appare evidente che le streghe non sono state un’invenzione dell’inquisizione come sostengono alcuni storici ma sono realmente esistite. Tuttavia appare evidente a tutti che la psicosi di massa scatenata dalla paura delle streghe nel periodo cristiano ha fatto in modo che molte persone innocenti siano state ingiustamente accusate di essere streghe e mandate sul rogo. Come sanno tutti gli psicologi sociali e i sociologi nelle psicosi di massa viene alterata la percezione sociale della realtà cosicché gli individui vedono mostri e pericoli da tutte le parti ingigantendo i pericoli realmente esistenti e qualche volta creando dal niente pericoli che non esistono. Nel caso della caccia alle streghe avvenuta nel periodo cristiano la psicosi di massa ha fatto diventare streghe persone che non erano in realtà streghe anche se come abbiamo già ribadito le streghe sono realmente esistite non solo nel periodo cristiano ma in tutte le ere storiche suscitando sempre grande preoccupazione e paura sia nelle masse sia nei detentori del potere.

Nel mondo contemporaneo la credenza e l’esistenza delle streghe è tornata in auge perché nella società moderna abbiamo assistito al ritorno in grande stile della magia che ormai fa presa non solo tra la gente comune ma anche tra le persone che rivestono un ruolo importante nella società a vari livelli.

prof. Giovanni Pellegrino
prof. Ermelinda Calabria

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