La leggenda di Benevento “città delle streghe” è diffusa in tutta Italia come anche quella del famoso noce sotto cui le malefiche si incontravano per celebrare il sabba e l’adorazione del diavolo. Tuttavia, contrariamente all’opinione popolare, questa città non vide mai l’organizzazione di una caccia alle streghe e non restano quasi testimonianze di processi locali per stregoneria.
Nell’opera “Il sonno della ragione” edita da Stamperia del Valentino nella collana Mirabilia, l’autrice Federica Catalano si propone di svelare il mistero della nascita di questa fama e di svelare molti luoghi comuni ed errori che la tradizione ha continuato a tramandarsi. In modo particolare le origini del famoso “noce di Benevento” sono state spesso ed erroneamente rintracciate nei rituali di fertilità dei Longobardi che tuttavia sembrerebbero stati preceduti da un complesso sostrato religioso molto più antico della conquista romana.
Il territorio del Sannio era infatti interessato dall’adorazione di una coppia divina di origine italica, rappresentata dalla dea lunare Diana e dal suo alter – ego solare Janus, che solo in un secondo momento, nella romanità matura, è stato sostituito dal dio greco Apollo. Il complesso simbolico di questa coppia si imperniava sulla condizione del limen, la porta o il passaggio, che era occasione di collegamento col mondo dei morti, una dimensione alternativa che l’antropologia ha provato essere all’origine del mito del sabba e del volo magico delle streghe.
Ma precisamente cosa è stata la strega? Spazzate via le stratificazioni New Age, la stregoneria si configura come un’accusa volta all’identificazione di un possibile nemico interno alla società che tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo raccolse l’eredità dei crimini fantasiosamente imputati ad eretici ed ebrei: è in questo periodo che Bernardino da Siena “inventò” il personaggio della strega e il termine che la rappresenta (dal latino “strix”, rapace notturno), basandosi sulle attestazioni classiche e sulle tradizioni popolari scaturite da arcaici assetti religiosi rispetto ai quali si era ormai persa qualsiasi consapevolezza.
Federica Catalano è nata a Roma il 26 dicembre del 1980. Frequenta il liceo classico Torquato Tasso di Roma e quindi la facoltà di Lettere dell’università La Sapienza, presso cui si laurea nel 2006 in Storia della Critica Letteraria Italiana, con una tesi sul significato dell’automa durante la II Rivoluzione Industriale. Consegue il dottorato in Italianistica presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale con una tesi sul ruolo della cultura tradizionale nell’opera di Domenico Rea. Nel 2010 si trasferisce a Napoli e nel 2013 pubblica presso la Stamperia del Valentino “L’opera dei pupi in Campania”, una ricerca su questo particolare tipo di teatro di figura in auge nel Meridione fino agli anni ’50 del ‘900. Nel 2020 partecipa al saggio “L’immaginario del mare” (Stamperia del Valentino) in collaborazione con Paolo Izzo. Dal 2017 insegna Lettere nei licei napoletani. Alle attività di insegnante e ricercatrice unisce quelle di regista e attrice teatrale.
La casa editrice
Editore dal 2002, Paolo Izzo, alter-ego della Stamperia del Valentino, gestisce con estremo rigore le scelte editoriali della sua “creatura”. Il risultato è un catalogo di alto profilo sia nell’ambito della cultura napoletana, che in quello della produzione di stampo umanistico, esoterico e storico.
La Stamperia del Valentino vuole riportare all’attenzione del pubblico la Napoli colta, folkloristica e letteraria. A tal proposito seleziona opere rivolte al curioso colto come allo studioso, con un occhio all’originalità e completezza dei temi proposti.
Titolo: Il Sonno della Ragione
Collana: Mirabilia
Autore: Federica Catalano
Prezzo: € 35,00
Pagine: 350
ISBN: 979-12-80721-16-7
Disponibilità: Maggio 2022
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