Kenya, via al progetto del nucleare. Anche la costa tra i possibili siti dove fare la centrale. L’agenzia per l’energia nucleare del Kenya (NuPEA) ha conferito un mandato ad un’azienda cinese, la China National Nuclear Corporation, per identificare il luogo dove tra una decina d’anni potrà sorgere la prima centrale nucleare del Paese.
La prima fase, che dovrebbe durare due anni, riguarderà gli studi di fattibilità e di impatto ambientale che culmineranno nella scelta del sito ideale. Per adesso sono state identificate tre zone del Paese, il Lago Vittoria, la regione costiera e il bacino del Lago Turkana.
“Abbiamo sondato alcune zone sulla costa lungo l’Oceano Indiano e nei pressi dei due grandi laghi del Paese – ha spiegato l’AD di NuPEA Collins Juma – perché la centrale avrà bisogno di molta acqua per i suoi impianti di raffreddamento. Per questo motivo abbiamo escluso le regioni della Rift Valley”.
Anche se l’agenzia prevede di installare la centrale nucleare con una capacità di 1.000 megawatt (MW) entro il 2027, il Ministero dell’Energia ha sempre sostenuto che il paese dovrebbe prendere in esame l’ipotesi dell’energia atomica solo quando avrà pienamente sfruttato altre fonti di energia. Secondo i dati del Ministero, attualmente l’energia idroelettrica rappresenta il 35 per cento della produzione del Kenya, mentre il resto proviene da impianti geotermici, eolici e a gasolio.
In ogni caso il progetto è stato avviato, e non è un caso che si proceda proprio all’indomani dello stop della Corte di Nairobi alla costruzione di una centrale a carbone nell’arcipelago di Lamu, dopo le proteste e i dossier degli ambientalisti.
L’agenzia ha confermato che il costo finale del progetto dovrebbe aggirarsi intorno ai 150 milioni di dollari e che verrà garantito, manco a dirlo, da un prestito cinese.
L’obbiettivo è quello di arrivare a una produzione di 4000 MW entro il 2033, rendendo il nucleare una delle maggiori fonti di energia del Paese per non dover dipendere dall’idroelettrico e da energie “pulite” che funzionano particolarmente con determinate condizioni climatiche (acqua, vento, sole) e allo stesso tempo riducendo le emissioni di carbonio.
NuPEA ha anche reso noto di aver formato 29 scienziati kenioti sull’energia nucleare, tutti laureatisi con Master in Ingegneria Nucleare nelle università di Corea, Cina e Russia.
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