2050: scarsità d’acqua per 5 miliardi di persone. Nella Giornata Mondiale dell’Acqua, un allarme: nel 2050 metà della popolazione potrebbe trovarsi in aree con riserve esigue almeno una volta all’anno. La soluzione? Valorizzare i metodi di raccolta e conservazione naturali. L’irrigazione di campi agricoli è una delle principali voci nel bilancio mondiale della domanda d’acqua.
Cinque miliardi: tante sono le persone a cui, nel 2050, potrebbe mancare un regolare accesso all’acqua. A fotografare la preoccupante situazione è il Rapporto mondiale 2018 sullo sviluppo delle risorse idriche, pubblicato dall’Unesco e dal Programma UN Water delle Nazioni Unite alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Acqua (giovedì 22 marzo).
Attualmente, 3,6 miliardi di persone abitano in zone in cui l’acqua scarseggia per almeno un mese all’anno, e la cifra è destinata a salire, con una popolazione mondiale che potrebbe arrivare a contare i 10,2 miliardi di unità entro metà secolo. Oggi utilizziamo in totale circa 4.600 km cubi d’acqua: il 70% se ne va per l’agricoltura, il 20% per le attività industriali e il 10% per consumi casalinghi. Tuttavia la domanda è destinata a crescere: negli ultimi 100 anni è aumentata di sei volte, e ogni anno sale dell’1%.
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