Oceani assorbono molta più CO2 immessa in atmosfera da umani di quanto stimato precedentemente. L’assorbimento di carbonio dall’atmosfera da parte degli oceani è stato sottostimato “ampiamente” secondo un nuovo studio condotto da ricercatori del Centro di geografia e scienze ambientali dell’Università di Exeter.
Il cosiddetto “flusso” di carbonio tra l’atmosfera gli oceani di tutto il mondo era stato stimato in diverse altre ricerche ma queste ultime, secondo i ricercatori di Exeter, non hanno considerato le differenze di temperature che esistono tra la superficie dell’acqua e pochi metri più sotto di essa. Considerando questo aspetto, secondo i ricercatori che hanno condotto questo studio, il flusso netto di carbonio che arriva dall’aria negli oceani è molto più alto.
I ricercatori hanno assemblato vari dati raccolti dal 1992 al 2018 riguardanti le misurazioni del biossido di carbonio nei pressi della superficie del mare. Hanno poi riunito tutti questi dati in un database denominato “Surface Ocean Carbon Atlas”.
Secondo Andrew Watson, del Global Systems Institute, le differenze, anche minime, tra la temperatura della superficie dell’oceano è quella di pochi metri più sotto possono essere determinanti in quanto la solubilità dell’anidride carbonica è molto influenzata dalla temperatura.
“Abbiamo utilizzato i dati satellitari per correggere queste differenze di temperatura, e quando lo facciamo fa una grande differenza – otteniamo un flusso sostanzialmente più grande che va nell’oceano”, spiega il ricercatore. Il risultato? Gli oceani assorbono circa il 25% della CO2 immessa nell’atmosfera dalle attività umane, circa due petagrammi di carbonio (ossia un miliardo di tonnellate) all’anno.
Approfondimenti: Le stime riviste del flusso di CO 2 nell’atmosfera oceanica sono coerenti con l’inventario del carbonio nell’oceano – Nature Communications (IA) (DOI: 10.1038/s41467-020-18203-3)
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