Combattere il tumore al colon? Due cucchiai al dì di olio d’oliva. Lo afferma il prof. Antonio Moschetta, clinico medico università Bari, sulla scorta dei risultati, originali, mai prima dimostrati, di una ricerca internazionale, per AIRC (Associazione italiana per la ricerca sul cancro), durata 5 anni.
“Il nostro olio d’oliva extravergine ideale per difendersi dal tumore al colon. Un cucchiaio di olio di oliva a pranzo ed uno a cena (oltre quello usato per condire gli alimenti) sono sufficienti a corroborare le difese e prevenire il male”. Lo afferma il prof. Antonio Moschetta, clinico medico università Bari, sulla scorta dei risultati, originali, mai prima dimostrati, di una ricerca internazionale, per AIRC (Associazione italiana per la ricerca sul cancro), durata 5 anni, sul metabolismo dei tumori. Il lavoro scientifico sarà pubblicato sul numero di novembre di “Gastroenterology”, rivista scientifica di particolare valore internazionale.
“Abbiamo dimostrato – ci dice Moschetta – che l’acido oleico origina una barriera anti-infiammazione delle cellule intestinali e previene che in loro, si instauri il tumore del colon. L’idea prima è stata di un ricercatore di Nantes (Francia), Simon Ducheix.
Anzitutto va rilevato – dice Moschetta – l’enzima Sedi del nostro organismo fa sintetizzare l’acido oleico nel nostro organismo. Se questo accade naturalmente, vuol dire che l’acido oleico è indispensabile all’organismo.
Esso è “molecola fondamentale e, quando l’enzima funziona, e si ha predisposizione genetica, la somministrazione di acido oleico previene il rischio di contrarre il tumore dell’intestino.
La nostra sperimentazione – continua Moschetta – ci ha consentito di “spegnere” l’enzima che produce lo stesso acido, che, quindi, non è più presente negli organismi la cui dieta non comprendeva acido oleico.
Ne è derivata infiammazione diffusa a carico del colon e, successivamente, l’insorgenza di tumori “spontanei” dell’intestino. Cosa non verificatasi nei controlli.
La riproducibilità dei risultati ci porta ad affermare che il consumo abituale di olio extravergine di oliva “italiano” aiuta a prevenire e combattere i tumori intestinali, persino in persone predisposte ereditariamente. La raccomandazione vale anche per persone affetti da MICI (malattie infiammatorie croniche intestinali) come morbo di Crohn e colite ulcerosa.
Il consiglio di consumare “meno” olio è desueto. Piuttosto – rimarca Moschetta – si consumi il nostro – italiano e, specie pugliese – olio extravergine di oliva, che è più ricco di acido oleico.
La previsione facile è che, grazie a questa “medicina” naturale, saremo in grado di prevenire
l’insorgenza dei tumori intestinali e, nei casi già instaurati, rallentarne l’evoluzione cooperando grandemente con i trattamenti antitumorali in corso.
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