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Molta della plastica prodotta finisce in mare inquinandolo

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Molta della plastica prodotta finisce in mare inquinandolo
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Il pianeta è schiacciato da una montagna di 8,3 miliardi di tonnellate di plastica. Studio americano definito “la prima analisi globale di massa di tutta la plastica prodotta”. E ci aspetta uno scenario ben peggiore. Se si continua con gli attuali ritmi “oltre 13 miliardi di tonnellate di rifiuti di plastica invaderanno l’ambiente entro il 2050”.La Terra in quasi 70 anni è arrivata ad avere una sorta di sesto indesiderabile continente fatto interamente di plastica: dagli anni ’50 – quando è stata introdotta – ben 8,3 miliardi di tonnellate di rifiuti insolubili che galleggiano negli oceani, formando arcipelaghi innaturali, o in discariche a cielo aperto.  E’ quanto emerge da uno studio delle università americane della Georgia  e della California pubblicato dalla rivista Science Advances definito “la prima analisi globale di massa di tutta la plastica prodotta” in cui si avverte che ci aspetta uno scenario ben peggiore. Se si continui con gli attuali ritmi “oltre 13 miliardi di tonnellate di rifiuti di plastica invaderanno l’ambiente entro il 2050”.
Insomma, una massa inimmaginabile di plastica, più di ogni altro materiale esclusi acciaio e cemento, pari a 822mila torri Eiffel, 80 milioni di balene e 1 miliardo di elefanti. Il 79% si trova in discarica, il 12% è stato bruciato nei termovalorizzatori e solo il 9% riciclato. Nel 2050 le tonnellate di plastica saranno complessivamente 34 miliardi. Lo studio – senza dubbio il più completo identikit della storia di questo materiale – offre un numero straordinario di dati, puntando sull’invasione dei rifiuti e su quanto sarà difficile liberarsi di loro. Metà della plastica prodotta (400 milioni di tonnellate all’anno) diventa rifiuto dopo meno di 4 anni di uso, rappresentano il 10% della nostra spazzatura e i suoi residui sono stati trovati nella fossa delle Marianne e perfino incorporate in alcune rocce. Lo stesso team in precedenza aveva calcolato che 8 milioni di tonnellate all’anno finiscono in mare.

La metà delle 9,1 miliardi di tonnellate di plastica nel mondo è stata prodotta solo negli ultimi 13 anni mentre realizzazioni di prodotti in plastica su scala industriale è iniziata solo nel 1950 e se ne creavano solo 2 tonnellate. Il maggiore uso che se ne fa oggi è nel confezionamento (packaging) di altri prodotti. La più virtuosa come riciclo è l’Europa (30%) seguita – a sorpresa – dalla Cina, in molti casi sinonimo di inquinamento, che ne riusa ben il 25%. Fanalino di coda – al netto dell’effetto Donald Trump sull politiche ambientali – gli Stati Uniti con solo il 9%.

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